Regola#335quando(se)indueèmeglio

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Marc Chagall, La Passeggiata (1918)
QUANDO (SE) IN DUE E’ MEGLIO

Ho viaggiato sola.
Ho vissuto da sola.
Da sola vado a dormire e mi sveglio, da anni, tutti i giorni.
O quasi.

Ho pianto da sola.
Ho riso da sola.
Da sola ho ballato e cantato e girato tutta ignuda per casa.

Ho guidato per centinaia di chilometri, di notte, con la neve, da sola.
Ho accudito un cane da sola.
Ho fatto ricche colazioni e pranzi saporiti e cene ghiotte e golose, da sola.

Ho conosciuto persone fantastiche da sola; alcune mi hanno tradita, altre sono ancora al mio fianco.
Ho vissuto esperienze spirituali fortissime, da sola.

Ho camminato lungo la riva del mare, da sola.
Ho ammirato la città dal belvedere, da sola.

Ho sospirato di gratitudine leggendo la fine di un libro, da sola.
Ho rivisto mille volte lo stesso film che adoro, da sola.

Ho portato fuori la spazzatura, da sola.
Da sola ho aggiustato lo sciacquone del bagno e tolto un nido di vespe dal terrazzo.

Mi sono curata l’influenza, da sola; ho messo e tolto il termometro, riempito d’acqua calda la boule, preso lo sciroppo e riscaldato la minestra.
Sempre da sola.

Da sola ci so stare, ci so vivere e di questa vita so godere.
Ma da sola non sono mai riuscita a volare, anche tenendo i piedi per terra.
In due, sì.
E proprio per questo, so perfettamente che in due è diverso.

E’ meglio, se la persona che ti si somma è quella giusta.
Ma in due è anche peggio, se la persona che ti si somma, invece di dare, ti toglie.

Se stai vivendo una storia che non riesci mica a capire fino in fondo se sia quella giusta oppure no, prova a pensare alle ultime cose che hai fatto in due, e a quando invece le avevi fatte da sola.
O prova a capire se senti che potresti spiccare il volo e metterti a volare, se solo lo volessi.
Se senti sia così, allora continua su questa strada, avanti sempre avanti tutta avanti uno a fianco dell’altra.

Ma se, al contrario, ti rendi conto che quello che fai in due era meglio quando lo facevi da sola, e se ti fa paura anche solo provare a fare un piccolo salto perché temi di cadere, allora il due che hai di fianco è la persona sbagliata, e il risultato dell’equazione è destinato ad essere  sempre e soltanto un numero negativo.
E allora cosa aspetti a tornare da sola?

 

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