Regola#265nonceregalocheabbiapiùvaloredeltuotempo

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NON C’E’ REGALO CHE ABBIA PIU’ VALORE DEL TUO TEMPO

“Amore, settimana prossima ci sarà il tuo compleanno! Cosa vuoi che ti regali?”
Io lo fisso, chiedendomi se sia davvero così cieco da non notare l’espressione spenta dei miei occhi; cazzo, stiamo insieme da quattro anni, e ancora non mi conosci?
Ancora non hai capito che un regalo non te lo chiederò mai?
Ancora non hai capito cosa potrebbe davvero farmi felice?
“Non voglio niente, lo sai. Mi basta soltanto che tu arrivi presto; non mi va di stare sola con i tuoi amici.
Arriva appena puoi, non ti chiedo che questo”.

Ho 26 anni. Lui 27.
Ho capito che non lo amo più. Ha capito che vuole sposarmi.
Il tempismo non è mai stato il suo forte, in effetti.

Tutti i suoi amici si sono auto-invitati a casa mia, e l’ultima cosa che ho voglia di fare è festeggiare con loro.
Lui lavora in un supermercato, che la sera chiude alle 20.00.
Dal supermercato a casa sua sono due minuti.
Da casa sua a casa mia, altri dieci.
E io sono stata chiara, l’ho guardato negli occhi quando gli ho chiesto di arrivare presto; di stare con me quella sera.

Ed erano gli occhi di una ragazza che ti sta per scivolare via dalle mani,

Sono le 20.30, arrivano i suoi amici.
Ci sediamo tutti fuori, sotto il portico.
Aperitivo, patatine.
Saliva.
Tutta quella che ingoio per non mettermi a piangere.

Cerco di essere allegra, ma intanto guardo l’orologio ogni due minuti.
Arrivano le 21. Arrivano le 21.30.
Lui non scrive, non chiama, ma sopratutto non arriva.

I suoi amici si accorgono che qualcosa non va.
Sono sempre più nervosa.
Arrivano le 22.00.
Una del gruppo se ne esce con una voce stupida – la sua, in effetti – e una frase ancor più stronza.
“Magari gli è successo qualcosa!”. La fulmino con lo sguardo.
Taglio il dolce. Lo servo. Almeno mi risparmio la foto con le candeline.

Finalmente, alle 22.20 lui arriva, sorridendo come un bambino al circo.
Mi bacia sulla guancia, saluta tutti.
Lo fisso con gli occhi pieni di tristezza. Con gli occhi pieni della fine di una storia.

“Come mai a quest’ora?”
Lui si guarda intorno, e con il tono che si usa quando si è costretti a spiegare un’ovvietà, parte con la telecronaca della sua serata.
“Ma, amore! Ho finito di lavorare, ho chiacchierato un po’ con i colleghi, sono tornato a casa, ho cenato, ho letto il giornale, ho bevuto il caffè, mi sono fatto la doccia e sono partito subito per venire da te!”.
Prende la sua fetta di dolce e comincia a chiacchierare con gli altri.

Il giorno dopo, si presenta a casa mia con un girasole enorme.
E incastrati dentro al girasole, due orecchini di diamanti.
Ho 26 anni, e vorrei soltanto avere accanto qualcuno che mi conosca davvero.
Ha 27 anni, e si sente il compagno più figo, ricco ed originale del mondo.

Due mesi dopo, siamo andati ognuno per la sua strada.
Non ho mai saputo che fine abbiano fatto quegli orecchini che non ho voluto tenere per nemmeno un secondo.

Ma so che fine ha fatto la tristezza che avevo negli occhi la sera di quel mio compleanno.
E’ ancora qui con me.
A ricordarmi che c’è solo un regalo che conti davvero: il tempo.

Se ami qualcuno, se tieni a qualcuno, se c’è qualcuno che per te conta più di tutto – a volte anche più di quanto senti di contare tu  – c’è un solo regalo che vale più di qualsiasi oggetto materiale.
Ed è il tuo tempo.

Fa’ sentire quella persona importante semplicemente dedicandole un minuto della tua giornata per dirglielo.
Ci vuole soltanto qualche secondo.
“Ehi, ti penso”.
“Lo sai che sei importante per me, vero?”
“Ho voglia di vederti”.
Giusto qualche secondo. Giusto un messaggio.

Che servirà a mantenere saldo e solido e reale e vivo il legame che vi tiene uno nella vita dell’altro.

Organizza una serata.
Prenditi un pomeriggio.
Tieniti libera per un intero fine settimana.

Ma regala alla persona che ami un po’ del tuo tempo, che avrà per voi un valore inestimabile.

E se, al contrario, ti trovi a vivere una situazione nella quali ti senti meno importante del gruppo di amici di calcetto del venerdì, allora prenditi del tempo per stare da sola, e chiederti se è davvero questa la storia che vuoi.
In qualsiasi relazione che conti, devi pretendere di essere una priorità.
Altrimenti diventi un appuntamento da inserire nell’agenda, e non riuscirai mai a guardarlo senza quella tristezza bastarda che ha messo su casa nei tuoi occhi.

E che non meriti, perché nessuno merita di sentirsi un ritaglio.
Sopratutto a Natale.

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