Regola#199l’amorepapavero

[cml_media_alt id='1405']Image (1)[/cml_media_alt]
Voglio un amore papavero. Come i papaveri che spuntano di notte, quando meno te l’aspetti e dove mai avresti pensato di poter trovare una cosa così bella e spontanea.
L’AMORE PAPAVERO

Voglio un amore papavero.

Che sia improvviso.
Come i papaveri che spuntano di notte, quando meno te l’aspetti e dove mai avresti pensato di poter trovare una cosa così bella e spontanea.

Che sia istantaneo, irruento.
Spudorato e sorprendente.
Come quando ti alzi una mattina e fai la stessa strada di sempre ed eccoli lì, un mucchietto di papaveri alti e sfrontati spuntati tra erbacce e angoli dimenticati, come quello all’incrocio triste e pieno di polvere che osservi sempre mentre aspetti che il semaforo diventi verde.
E che oggi ti fa sembrare la stessa strada di sempre il quadro mai dipinto di Van Gogh.

Che sia colorato.
Di quel rosso intenso e unico e irripetibile che ti piace così tanto.
Quel rosso che sembra lì solo per te, che pensi che ad accorgertene sia solo tu.
Un rosso che a copiarlo non ce la fai, ma che non smetti di sognare di avere addosso.
O dentro.
Quel rosso che si abbina con tutto, anche con quelle sfumature che non l’avresti mai detto.

Che sia inebriante,
a tratti quasi proibito.

Che ti faccia perdere il senso delle cose, ma ti faccia cogliere la loro essenza vera.
Che ti faccia essere un po’ di più quella che sei.

Che sia delicato, quasi un pochettino fragile, che ti metti paura a coglierlo con troppa forza perché temi possa distruggersi proprio in quel gesto lì.
Sicché ti costringe a farsi ammirare dove lui ha scelto di stare, e non ti permette di farsi cogliere per incastrare in un vaso che ti dimentichi di cambiare l’acqua l’istante dopo che l’hai poggiato sul tavolo.

Che sappia di primavera, anche se tira ancora un po’ di vento freddo, la sera.
Che sappia di inizio, che sappia di nuovo – di nuovo.
Che ti ricordi che sei viva, come vive lui.
E che si può rinascere sempre.
Sempre.
Sempre.
Anche dopo qualsiasi inverno.
Come l’amore.
Come un papavero.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.