Regola#9tivogliotantobenemanonsonopronto

TI VOGLIO TANTO BENE MA NON SONO PRONTO

“Caro Diario,
questa sera finalmente verrà a cena da me; ho preparato tutto: la tavola è apparecchiata in maniera impeccabile, i piatti che mi riescono meglio sono pronti in forno, il vino è fresco al punto giusto, le candele danno alla stanza una luce accogliente e suggestiva.
Ho preparato qualche candela anche in camera, perché sono sicura che stasera si fermerà da me. Oramai ci stiamo vedendo da due anni; tutte le mattine mi scrive il buongiorno, e tutte le sere mi invia la buonanotte. Mi racconta come trascorre le sue giornate, mi parla di lui, delle sue paure, dei suoi sogni. Facciamo l’amore. Mi ha presentato i suoi amici, i colleghi. Abbiamo pranzato con la sua famiglia a Natale e abbiamo cenato mano nella mano, sempre con la sua famiglia, a Pasqua. Stasera sento che si dichiarerà! Non vedo l’ora che arrivi….”

…Qualche ora dopo…

“Caro Diario,
la cena gli è piaciuta molto, ha praticamente spolverato tutto quello che c’era sui piatti. Ovviamente, finita la cena mi è saltato addosso, senza darmi nemmeno il tempo di accendere le candele in camera…gli devo proprio piacere tantissimo! Appena finito, mi ha guardata negli occhi, e con la sua voce sensuale e calda mi ha sussurrato: IO TI VOGLIO TANTO BENE, MA NON SONO PRONTO. E poi si è volatilizzato. Secondo te è un brutto segno?”

Ecco, l’hai percepita la musica cambiare di brutto, come se d’un tratto la colonna sonora della narrazione fosse passata da Come sei veramente di Giovanni Allevi a Timesteps di Wendy Carlos (altresì detto: la soundtrack di Arancia Meccanica)? Almeno tu, ti sei accorta che il tipo in questione mi stava allegramente prendendo per il culo? Che per due anni si è fatto i suoi comodi dandomi qualche contentino, tipo presentarmi due amici? Che ha spolverato i piatti perché abituato a mangiare come un villico in crisi di panico perché teme di restare senza e che ha proferito quella frase assurda solo DOPO aver fatto l’amore per non deludere i suoi testicoli?
Io l’ho realizzato solo molti “ti voglio bene ma non sono pronto” dopo, ecco il perché di questa regola.

Quando teme di dire la verità, la gente si affida ad un sacco di cazzate, e questa volta eccezionalmente parlo di tutta l’umanità in generale, perché anche noi donne spesso commettiamo l’errore di nasconderci in frasi fatte per mascherare una realtà spiacevole. Stronzate atomiche che in apparenza sembrano tratte dal libro Cuore, ma in realtà verrebbero scartate anche da chi sceglie cosa scrivere nei foglietti che si trovano dentro i Baci Perugina.

Un po’ alla volta cercherò di analizzarle tutte, iniziando da questa, che è in assoluto la boiata più universale e storica sia mai stata detta. Ma che cazzo vuol dire TI VOGLIO TANTO BENE MA NON SONO PRONTO? Pronto per cosa poi? Ti sto forse chiedendo di correre i 100 metri tentando di battere il record mondiale per me? O di attraversare a nuoto lo Stretto di Messina? O di partecipare ad una gara di pentathlon o di sfidare gli abissi del mar Ionio in apnea?

No. Voglio solo provare seriamente a stare con te. Dopotutto, ci piacciamo, ci vediamo, ci frequentiamo, ci condividiamo. Eppure, dici di non essere pronto per impegnarti. Allora come la metti col fatto che se si tratta di scopare, di impegno ce ne metti, e parecchio anche???

E veniamo al concetto del sentirsi pronto. Possiamo calare una frase del genere nella realtà, che ne so, magari all’università, mentre stai facendo scena muta davanti al prof? “Scusi professore, ho studiato tanto ma non sono pronta”. Oppure con il direttore della tua banca: “Ho risparmiato tanto ma non sono pronta per pagare la rata del mutuo?”.

No, ciccia. No. E allora perché accetti che una persona ti imbamboli con una fesseria del genere?
Per volersi bene non serve un allenamento, come se giorno per giorno dovessimo sforzarci sempre un po’ di più di stare con una persona. Certo, la paura di lasciarsi andare ci sta tutta, anche perché solitamente sono le cose più belle che spaventano di più, ma se una persona ti vuole bene, ti vuole bene e basta. Punto.

La vita è adesso, hic et nunc – qui e ora. In una coppia, ci sono sempre i momenti in cui ci si ama con un’intensità diversa da una parte rispetto all’altra, ma questo non c’entra nulla col sentirsi pronti. Un temporale non ti chiede il permesso per scoppiare, giusto?

No. Nella vita reale questo non succede. E visto che tu vivi nella vita reale, non puoi e non devi accettare una frase del genere, perché è una cazzata. Una balla. Una bugia, una fregnaccia chiamala come vuoi. Dalle il nome che vuoi, ma non accettarla mai.

Se una persona ti vuole bene, ti vuole bene e basta. Accetta la parola pronto solo se come risposta al telefono, o per chiamare il prodotto che si usa per stirare. Tutto il resto è fuffa. Zero. E tu sei una donna da un milione di cose, lo zero non esiste prima di te. Ma solo dopo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.