Regola#31ilportachiavileggero

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…”ah signora, quella che lei crede una gobba, è l’astuccio delle mie ali”.

IL PORTACHIAVI LEGGERO

Ogni donna in gamba lo sa: arriva un momento della vita in cui qualcosa dentro di te si rompe, e le giornate iniziano a diventare un labirinto da cui sembra impossibile uscire.

Che siano problemi con il lavoro, con i figli, o con il tuo uomo, o anche solo uno stato d’animo cui non riesci a dare una motivazione, il risultato non cambia: senti che tutto ti pesa. La sensazione è proprio questa: la vita ti diventa pesante, e a forza di sentirti così, ti sembra di diventare sempre più piccola sotto alla zavorra delle responsabilità, delle scelte, del tuo diritto a non essere più infelice. Ti par d’avere le spalle sempre più curve, come se qualcuno facesse di tutto per schiacciarti giù. Che per la prima volta riesci davvero a capire il dolore e la tristezza che pesavano sul cuore di Giacomo Leopardi, quel poeta – straordinario, secondo me – descritto da tutti come un giovane sfigato cui era uscita la gobba perché troppo impegnato a studiare e troppo poco a vivere.

Anche a me è capitato, e più di una volta, di sentirmi cosi curva e oppressa; ma col tempo ho imparato due cose: momenti come questi si ripresentano costantemente nella vita di ognuna di noi, tuttavia hanno tutti delle soluzioni, hanno tutti una chiave di svolta che ci permette di ritornare a camminare “pancia in dentro-petto in fuori – testa alta – spalle dritte”. E sorridendo.

Questa regola è una delle soluzioni concrete che ti suggerisco per fronteggiare questi momenti. Stai vivendo giorni che ti pesano? Cambia il portachiavi! Che si tratti di quello dell’auto, quello di casa, quello del tuo ufficio, della tua attività, comprane uno di nuovo, che sia come vuoi tu ma abbia un requisito minimo: deve essere leggero.

Fino a qualche tempo fa, io ero abituata ad usare come portachiavi degli oggetti che sembravano veri e propri bazar da mercatino in miniatura, con pelouche, perline e specchietti. Per molto tempo ho usato un grappolo d’uva fatto in uncinetto, tutto colorato, con tanto di paillettes e brillantini. Un grappolo fatto di ben 17 acini  (sorvoliamo sul numero…!), lungo 17 cm (lo giuro…), e pesante 52 grammi.

Tutti dati certi e certificati perché sono appena andata a ricercarlo nel cassetto degli oggetti-che-non-usi-ma-non-osi-buttar-via (che abbiamo tutte), proprio per recuperare le esatte dimensioni di questo portachiavi. Dimensioni imbarazzanti, direi. Ma a quell’oggetto ero legata perché, al di là del fattore estetico (è molto carino, tutto in stile etnico), rappresentava un regalo inaspettato – quini gradito il doppio – e poi per me era utilissimo, quasi una necessità, visto che sono abituata a girare con borse enormi, e non ho né il tempo né la voglia di perdere attimi preziosi della mia vita sulla soglia di casa per cercarci dentro le chiavi, che grazie al grappolone mi saltavano in mano subito, con enorme risparmio di energia, tempo, nervoso, ed evitando mi si sciogliessero i ricoperti al cioccolato che avevo appena comprato.

Ma i cambiamenti richiedono sacrifici, così come affrontare e superare una fase di crisi. Ed allora, un giorno in cui mi pesava tutto, anche solo pensare di alzarmi e dover incontrare delle persone, ho deciso di fare qualcosa, un gesto piccolo e insignificante – se vuoi – ma dalle conseguenze fondamentali. Ho cambiato il mio portachiavi.

Prova anche tu; prendine uno nuovo, il più leggero possibile. Goditi il momento dell’acquisto: esci di casa con quell’obbiettivo, vai nel negozio/nei negozi (mai porre limiti allo shopping, anche se sai benissimo che devi andare a comprare un semplice portachiavi!), dove sai potrebbe esserci qualcosa che ti piace. Scegli il soggetto con calma: guardane tanti, e lascia che sia la giusta combinazione tra la forma, il colore, il materiale a colpirti. Scegli qualcosa che ti rispecchi: elegante e sofisticato, oppure simpatico e irriverente. Colorato o in tinta unita. In legno, in acciaio o in plastica.

L’unica regola, è che deve pesare al massimo come un cerchietto per capelli. Senza strass né piume.

Torna a casa, passa tutte le chiavi da quello vecchio al nuovo, toccandole e guardandole con decisione: sono le tue chiavi, aprono le porte verso spazi che ti appartengono, descrivono, parlano di te. Guarda le chiavi una per una, e pensa a tutto quello che hai fatto per ottenerle. Solo questo semplice gesto, comincerà a farti sentire importante, valida e, soprattutto, all’altezza.

E per evitare la caccia al tesoro nella tua borsa, visto che ora il portachiavi è più piccolo, sforzati di trovare in ognuna un posto fisso dove metterle, come la tasca esterna o la mini pochette interna, e sforzati di mettere sempre le chiavi lì. Ti abituerai in pochissimo tempo a trovarle subito, e inizierai anche a sentirti più leggera, quando la mattina chiuderai la porta di casa per andare a lavoro. E proverai la stessa sensazione quando le userai per tornare a casa la sera. E se il portachiavi nuovo è quello che usi per la macchina, lo stato di leggerezza ti sorprenderà ogni volta che dovrai partire, pronta per una nuova trasferta.
E ti sentirai troppo figa, quando ti basterà un gesto mirato per beccare le chiavi nella tasca interna della borsa dove avrai imparato a metterle!

Ti sentirai potente, perché la leggerezza è potenza. E questo è un altro, ottimo, passo verso il pieno possesso delle tue qualità.

E ricordati sempre una cosa, quando arriveranno quei giorni di vita cattiva a schiacciarti sulle spalle: Leopardi diceva sempre una frase che spiega tutto, e che vale assolutamente anche per te, che devi fare tua in quei giorni: “ah signora, quella che lei crede una gobba, è l’astuccio delle mie ali”.

 

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