Regola#312haivistoquantoseibella?

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“Sei più bella senza trucco. Sembri più vecchia”.

Siamo a letto, stesi uno di fronte all’altra, i musi attaccati per respirarci meglio.
Non avevo mai permesso a nessuno di guardarmi così da vicino.
Sta sorridendo, mentre con il dito indice ripassa il contorno delle mie sopracciglia, un gesto che adoro, tanto è delicato e naturale.

Non appena finisce di pronunciare quella frase, sgrano gli occhi a metà tra la sorpresa e l’incredulità, ma non dico nulla.
Voglio vedere dove vuole arrivare, perché quando lui parla, non bisogna mai fermarsi al primo significato della parole.
Bisogna saper andare oltre per stare con lui, con la mente più aperta che si può.

“Dimostri la tua età. E mi piaci per questo”.
Gli piaccio perché senza trucco dimostro esattamente la mia età, e non sembro più giovane come accade di solito.
Lo fisso, e mi perdo nell’espressione che i suoi occhi indossano quando mi guarda; espressione che dovrei avere negli occhi anche io, quando mi guardo allo specchio.

Ed invece non accade.
Perché quando mi guardo cerco sempre il difetto, e mai la peculiarità che mi rende bella.

Indosso un vestito appena comprato, e l’attenzione cade immediatamente sui fianchi per capire se mi segna troppo e sulle cosce per capire se si vede il minimo accenno di cellulite quando cammino.
Quando invece dovrei focalizzarmi sul colore che fa risaltare il mio incarnato o sulla scollatura che – diobono – per fortuna è così bella.

Mi asciugo i capelli e mi fisso a cercarne a tutti i costi uno – fosse anche l’unico – bianco.
E mi perdo la bellezza dei miei ricci.

Mi lavo il viso e mi par di vedere le palpebre sempre più pesanti.
Dimenticando che la natura mi ha dato proprio due labbra niente male.

E allora mi rendo conto che sto sbagliando tutto, perché quando mi guardo devo imparare a essere meno dura con me stessa.
E devi imparare a farlo anche tu.

Impara a guardarti come l’opera unica che sei, impara a cogliere di te gli aspetti più belli – con umiltà e consapevolezza.
Impara ad essere più indulgente con il tuo corpo, perchè la personalità che hai non ha bisogno di perfezione per divampare: le bastano i tuoi occhi sinceri e puri.
Impara a ridere senza trattenerti, con la bocca spalancata e buttando la testa indietro; impara a ridere come ti capita di fare quando sei da sola, senza limitarti.
Ridi di pancia, ridi con tutto quello che sei, ridi più spesso che puoi, ridi fregandotene di tutto e tutti, ridi fregandotene di come appari perché ciò che conta è quello che sei.
E se stai ridendo, significa che sei una donna felice.

E ricorda, come diceva Anna Magnani, che ti ci è voluta una vita per ogni singola ruga che hai: valgono come i ricordi, e, esattamente come i ricordi, racchiudono tutta l’essenza di te.

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