Regola#19camminascalzaalmeno10minutialgiorno

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Cammina lentamente, toccando con tutta la pianta del piede il suolo. Stacca la mente, mentre lo fai, non pensare a nulla se non al fatto che ci sei, sei viva, stai respirando, e che i tuoi piedi sono le tue radici. Dopo qualche attimo, apri gli occhi, e cerca un albero accanto a te. Guardalo. E’ così che sei anche tu…

CAMMINA SCALZA ALMENO 10 MINUTI AL GIORNO

Dato per scontato l’amore sconfinato che proviamo noi donne per le scarpe, questa regole impone che una volta al giorno noi si debba dedicare qualche decina di minuti ai nostri piedi, e camminare scalze.

Dopotutto, l’uomo è nato scalzo, e per quanto mi piaccia pensare che Eva originariamente tenesse la foglia di fico sui piedi a mo’ di decorazione, e non sulla sua bellezza più intima che poi fu costretta a coprire per colpa di quel passivo senza personalità di Adamo, l’uomo è nato scalzo.

Riscopri queste origini ancestrali. Non passare direttamente dal letto alle ciabatte alle scarpe alle ciabatte al letto. Anche quando fa freddo, sforzati di passeggiare un po’ per casa a piedi nudi, muovendo tutti gli splendidi ditini di cui sono fatti.

Concentrati sul contatto con il pavimento, assaporane la stabilità, la solidità.

D’inverno, puoi tenere i calzini, giusto per non prendere freddo ed evitare di farti 10 minuti scalza e 10 in bagno; quando fa caldo, cammina liberamente scalza in giro per casa tua, e se riesci – almeno una volta a settimana – scegli un parco o un giardino, e regalati una bella camminata sull’erba. La terra è la tua storia, il calore che emana è il calore dell’universo.

E’ dalla terra che veniamo, è lei che ci dà l’energia per ricaricare corpo ed anima.

Cammina lentamente, toccando con tutta la pianta del piede il suolo. Allunga la schiena e apri le spalle più che puoi; e respira, lentamente e a fondo.

Stacca la mente, mentre lo fai, non pensare a nulla se non al fatto che ci sei, sei viva, stai respirando, e che i tuoi piedi sono le tue radici. Dopo qualche attimo, apri gli occhi, e cerca un albero accanto a te. Guardalo. E’ così che sei anche tu.

Non riesci ad identificarti con un albero? Sbagliato. Siete uguali.

Più un albero è alto, tanto più grande è il rischio che venga abbattuto dal vento, certo. Ma un albero che abbia le radici ben piantate nel terreno, e che sia invaso da una linfa vitale pura, non teme intemperie. Non teme la pioggia, la neve, la grandine. E nemmeno il vento. Ciò che teme veramente, è di non dare abbastanza spazio agli altri alberi, di non dare abbastanza linfa alle sue foglie, di non dare abbastanza ombra alla sua terra, di non crescere ancora più in alto. Di non dare abbastanza di sé.

Ora dimmi, c’è davvero differenza tra una donna e un albero, tra te e un albero?

 

 

 

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