Regola#53amailsuperfluo,nonilbisogno

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Che si trattasse anche solo di avere qualcuno da chiamare nei miei momenti blu. Insomma, stavo con lui non per quello che lui era e mi dava, ma perché era diventato un Super Mario Bros a mia disposizione 24h.

AMA IL SUPERFLUO, NON IL BISOGNO

Sono state due, le storie veramente importanti che ho avuto finora. E in entrambi i casi si è ripetuto lo stesso schema: lo conosco, sulle prime sono diffidente, poi mi conquista, lo mitizzo, ed inizio ad amarlo come mai prima di allora. Passa il tempo, ci conosciamo, apro gli occhi, vedo che le cose non funzionano, e capisco che dobbiamo lasciarci. E da quel momento al giorno in cui mi siedo a tavolino e riesco a dirgli che la storia è finita, passano anche degli anni. Si, non ho sbagliato a scrivere: sono passati anni prima che riuscissi a chiudere una storia, e il motivo è semplice: all’epoca attribuivo la mia incapacità di troncare all’intrinseca vocazione da crocerossina che mi impedisce di ferire le persone.

Ma la realtà è sempre stata un’altra: restavo con loro non per paura di ferirli, ma perché non volevo restare da sola. Avevo bisogno di loro.

In ogni storia, avevo bisogno di sapere che lui c’era, e che in qualsiasi momento del giorno – e della notte – potevo contare su qualcuno che mi amava davvero ed era pronto a correre in mio aiuto. Che si trattasse di venirmi a prendere se restavo a piedi con l’auto o di ripulire la cantina allagata dalla lavatrice rotta, che si trattasse di prestarmi dei soldi se beccavo una multa troppo salata per le mie tasche o cambiare la serratura del bagno scassinata perché ero rimasta chiusa dentro.

Che si trattasse anche solo di avere qualcuno da chiamare nei miei momenti blu. Insomma, stavo con lui non per quello che lui era e mi dava, ma perché era diventato un Super Mario Bros a mia disposizione 24h.

Sbagliato. Ho sempre sbagliato. Perché di una persona dobbiamo amare la sua presenza SUPERFLUA nella nostra vita: la persona che vogliamo accanto deve essere un valore aggiunto per noi, e solo allora sapremo essere la stessa cosa per lui.

Non cercare qualcuno perché ne hai bisogno, perché tu non devi avere bisogno di nessuno. L’unica persona certa nella nostra vita siamo proprio noi stesse, e noi dobbiamo saper provvedere a risolvere qualsiasi situazione. Dobbiamo – perché possiamo – saper affrontare tutto senza appoggiarci ad un compagno stampella, perché se le cose non vanno, non andranno mai, e alla fine ci si molla comunque e il mondo si ritrova ad avere due zoppi che stentano a camminare da soli. Tristi e frustrati.

Ama in un uomo quello che ti dà in più rispetto a quello che ti dai da sola: ama le cose superflue che condividi con lui. Ti scoprirai molto più forte, e questa tua forza personale diventerà energia pura per la vostra coppia.

Vuoi una prova concreta che questa regola funziona? Pensa alla Principessa Peach del Regno dei Funghi. Perché ogni volta che Super Mario sconfiggeva il drago lei comunque scappava? Perché scappava proprio da lui!!!

2 thoughts on “Regola#53amailsuperfluo,nonilbisogno

  1. Ciao Eustachia penso che la riflessione che hai fatto oggi possa benissimo riguardare anche un uomo e una donna, in fondo la domanda è uguale per tutti e due i soggetti: ma cosa vogliamo dal nostro partner/amico/marito o moglie? E qua penso che si scatena una discussione all’infinito…io vorrei questo , o quest’altro e cavolate varie. Io mi sento di dire che quello che voglio veramente (e lo stò scoprendo adesso dopo 20 anni di matrimonio ) e il rispetto verso la persona con cui vivo e viceversa…il rispetto magari non e amore al 100% ma a volte conta molto di più, ti fa superare tutti quei problemi, a volte banali, che un rapporto basato solo sull’amore o attrazione fisica non riesce e si dissolve come neve al sole. buona giornata

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