Regola#285girachetirigiraildestinotitrovasempre

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GIRA CHE TI RIGIRA IL DESTINO TI TROVA SEMPRE

E niente, puoi anche provare a correre più veloce, o a farti piccolino, o a nasconderti.
Il destino correrà sempre più veloce di te, e ti scoverà fossi tu anche un granello di sabbia, e saprà trovarti sempre.
Tana libera tutti, vincerà sempre lui.
E allora tanto vale desiderare che il tuo destino sia esattamente come lo immagini.

Succede che a 19 anni sono una ragazzetta allegra, spensierata e simpatica.
Succede che mi piace un ragazzetto un po’ più grande di me.
Succede che il ragazzetto guida un’orrenda Twingo Bordeaux, diosolosa perché ha scelto proprio quella macchina lì.

Succede che una sera d’inverno finisco di lavorare in pizzeria, e con Novella andiamo a bere qualcosa di caldo in un locale.
Succede che fuori dal locale c’è parcheggiata una Twingo Bordeaux.
Il paese è il suo, la macchina è la sua.
Talmente ovvio da sembrare banale.

Succede che io questa storia qui la voglio, perchè il tipo mi piace proprio tanto.
Succede che prima di andare a casa, mi avvicino all’auto, e scrivo il mio nome su tutti i finestrini appannati dal freddo.
5 volte Wendy; finestrini più lunotto.
Succede che sono praticamente certa che il giorno dopo mi chiamerà, perchè già me lo vedo che arriva alla macchina, vede il mio nome scritto 5 volte finestrini+lunotto e impazzisce d’amore per me.
Succede che vissero per sempre felici e contenti.

Fosse stato però che la macchina non era mica la sua.
Proprio no.
Diosolosa perché ci sono due persone nello stesso paese che hanno scelto di comprare quella macchina orrenda.
Ma tant’è. Fine della storia/parte prima.

Eppure l’avevo desiderato tanto.

Succede che sono passati tre anni, ragazzetta non sono quasi più, e anche un po’ meno allegra e spensierata.
Succede che lavoro ancora in pizzeria, e una sera arriva un gruppo di amici.
Succede che ce n’è uno molto carino.

Succede che lo guardo mi guarda mi sorride gli sorrido mi chiede il numero gli lascio il numero mi scrive gli rispondo.
Usciamo.
Viene a prendermi a casa.
Guidando una Twingo Bordeaux.

Quella, Twingo Bordeaux.
Succede che mi racconta di come sia scoppiato a ridere, quella sera di tre anni prima, leggendo il mio nome 5 volte finestrini+lunotto.
Succede che ci frequentiamo per un po’.
Fine della storia/parte seconda.

Succede che da allora ho imparato che – gira che ti rigira – se una cosa ti deve arrivare, se lo vuoi davvero, se lo desideri fino in fondo, il destino questa cosa te la fa avere.
Dove, come e quando, lo decide lui.
Ma te la fa avere.

Tanto vale imparare ad assaporare il gusto dell’attesa, rafforzare l’istinto alla resilienza e, più di tutto, affrontare ogni cosa con una risata.
Perché succede che non ci sia nulla di più potente per esorcizzare la vita.
E l’amore.

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