Regola#58leamichemammevengonodamarte,quellesingledavenere

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Sei lì lì per piangere, convinta che d’ora in poi la-tua-migliore-amica dispensa consigli d’amore sarà la gallina Rosita, quando il tuo cellullare si illumina

LE AMICHE MAMME VENGONO DA MARTE, QUELLE SINGLE DA VENERE

Ti ci sono volute due settimane per avere finalmente il suo numero. A dirla tutta, ti ci sono voluti 3 anni prima di incontrare qualcuno che potesse ancora interessarti. Ora sei lì, con il telefono in mano, e non sai cosa scrivergli. Serve un aiuto immediato e definitivo. Digiti il numero 1 nei tasti di chiamata rapida, e chiami lei: LA-TUA-MIGLIORE-AMICA.

Che non risponde, ‘sta stronza. Aspetti 5 minuti, e la richiami. Risponde la sua figlia più piccola.

“Ciao tesoro sono io, la mamma c’è? È urgente”

“Si. Sta facendo i compiti con mia sorella”

“Le puoi portare il telefono?”

“No, perché ha detto che non vuole essere disturbata”. E ti attacca il telefono. Stronzetta pure la figliola.

Devi fare da sola, e dopo ore di meditazione gli scrivi il 156° messaggio che ti viene in mente, perché quelli prima li hai scartati tutti. Mentre aspetti di vedere che succede, la-tua-migliore-amica ti richiama (non perché la figlia le avesse detto che la cercavi, ma perché fortunatamente il suo sesto senso amicale ancora funziona e ha capito che hai bisogno di lei), e il dialogo che create è il seguente:

TU: non ci crederai….ho il suo numero!!!!

LEI: ma dai!? E come ci sei riuscita? Racconta!

TU: beh, ci siamo incrociati in quel locale ieri sera e…

LEI: (emettendo un suono che probabilmente ha infranto tutti i bicchieri di casa, sua e di tutti gli abitanti del quartiere). MARIAVITTORIAAAAAAAAA!!!!!!!! Metti in ordine la camera che se salgo e trovo ancora i vestiti in giro stasera non esciiiiiii!!!!!

Poi cambia tono improvvisamente come se il demonio fosse uscito dal suo corpo e con la voce più dolce che mai ti sussurra: dicevi? Tu ti riprendi dallo shock della doppia personalità che sta sviluppando la-tua-migliore-amica, e continui.

TU: beh, ci siamo incrociati ieri sera in quel locale ed è venuto a sedersi vicino a me chiedendomi cosa stavo bevendo e….

LEI: (tornata in balìa del demonio di cui sopra) ELISABETTAAAAAAAAAA!!!!!!! Se hai finito di studiare storia scendi che ti interrogo che se prendi 7 sui Sumeri ti tolgo “Just Dance 2015” per tutto il meseeeeeeeee!!!!!!!

Si è seduto vicino a te? Wow! E dopo?

Tu resti un attimo sospesa, incerta se chiamare l’esorcista o prenotare una seduta gratuita da Amplifon, perché temi seriamente che il tuo udito sia stato irrimediabilmente compromesso, e ricominci a raccontare, con l’entusiasmo che oramai ha raggiunto l’altezza di un bonsai nano.

TU: beh, ci siamo incrociati ieri sera in quel locale ed è venuto a sedersi vicino a me chiedendomi cosa stavo bevendo e ha ordinato anche lui…

LEI: Virginiaaaaaaa!!!!!!!! Abbassa il volume della radio che sono al telefono e non sento nienteeeee!!!!!

Eccomi, allora, cos’è stavi bevendo?

Sei tentata di sbatterle giù il telefono, ma dopotutto è la-tua-migliore-amica, e le concedi un’altra chance:

TU: ci siamo incrociati ieri sera in quel locale ed è venuto a sedersi vicino a me chiedendomi cosa stavo bevendo e ha ordinato anche lui un Martini Bianco e guardandomi negli occhi mi ha detto che…

LEI: Micca scusa, ti chiamo fra 5 minuti è arrivato il ragazzo della Bofrost.

E attacca.

E tu resti sola, alla soglia dei quarant’anni, in preda ad un senso di abbandono dalla persona che più di tutti ti conosce davvero, e ti rendi conto che non sono i capelli bianchi, mia cara, e non sono nemmeno quei piccoli canali di irrigazione che ti si sono formati ai lati degli occhi, e non è nemmeno la distanza – sempre minore – che separa le tue tette dall’ombelico quando stai senza reggiseno. (Dettaglio ovviamente valido solo dalle 3 coppe c in su).

Il segnale che stai invecchiando, anzi – siccome noi amiamo parlare al positivo – che non sei più propriamente una bambina è questo: sei rimasta l’unica senza prole, e i tuoi problemi girano tutti – o quasi – semplicemente attorno ai tuoi sforzi per recuperare lo svantaggio rispetto alle tue amiche che hanno figliato. In preda allo sconforto da sono-l-unica-a-non-avere-figli, inizi ad elencare tutte i momenti che hai condiviso con la tua migliore amica e che non torneranno mai più, e ti lanci nella tua personalissima versione dell’Addio ai Monti di Lucia Mondella.

Addio carelli della spesa pieni di vodka, birra, pringles alla paprika e caramelle gommose la sera che veniva a dormire da te. Adesso lei è una mamma abituata a guidare il passeggino con il solo dito mignolo della mano tenendosi il tiralatte con l’altra, mentre l’unica cosa che tu guidi a parte la tua auto è il carrello rosso tutto scancassato che manco servono gli euro per prendere, e che riempi di minestrine in busta ed insalata già lavata.

Addio pomeriggi interi passati da Sephora per cercare un profumo nuovo prima del primo appuntamento con il primo tipo con cui esci dopo la tua prima delusione d’ammmmore; adesso l’unico perfum che condividete è quello del vomitino che il pargolo ti ha appena dedicato sulla spalla della nuova camicetta in chiffon che hai comprato prima del primo appuntamento con l’ennesimo tipo con cui esci dopo l’ennesima delusione d’ammmmmore, e la frase che lei ti dice più spesso non è più: ti piace questa nuova fragranza fruttata? Ma: puoi annusare il culetto del principino per sentire se ha fatto la cacchina o se era una puzzetta? Che il vomitino viene a te al solo sentire nella stessa frase le parole “cacchina” e “puzzetta”.

Addio alle feste di capodanno programmate mesi prima per trovare il posto più “IN”; adesso l’unica sua priorità e trovare una casa con la stanza per sistemare il lettino da campeggio, il brindisi si fa sottovoce e all’una siete già tutti a casa.

Addio alle ricerce infinite su Facebook per cercare le foto del tipo che hai conosciuto, passando in rassegna tutti i suoi amici, le sue amiche e le amiche delle amiche; adesso l’unica cosa che lei digita dovunque sul web – da youtube a google – è Peppa Pig.

Sei lì lì per piangere, convinta che d’ora in poi la-tua-migliore-amica dispensa consigli d’amore sarà la gallina Rosita, quando il tuo cellullare si illumina. Lui ti ha risposto. Sblocchi lo schermo per leggere il messaggio, e la foto che hai come sfondo ti colpisce dritta in faccia, una vera e propria sberla di realtà.

Siete voi due, tu e la-tua-migliore-amica, in ospedale, il giorno che è nata la sua prima bimba. Che tieni in braccio tu, con lo sguardo più felice e fiero che abbia mai avuto. Ed ecco che capisci.

Non vi siete mai perse, in realtà; solo, lei è diventata una mamma, e nel momento stesso in cui le hanno messo in braccio la piccolina, e ha sentito il cuore di sua figlia battere – ed era stata la prima volta – con un ritmo diverso dal suo, è stata catapultata su Marte, perchè tutte le donne/mamme che riescono ad amare, crescere, educare, curare i loro figli – facendo contemporaneamente anche tutto il resto – sono delle marziane, ai tuoi occhi. Mentre tu sei rimasta abitante di Venere, dove anche inviare un sms diventa un’impresa da sbarco sulla Luna.

Tutto qua. Fortunatamente, le comunicazioni fra i due pianeti funzionano benissimo. A proposito di comunicazioni:

LUI: Mi farebbe davvero piacere. Facciamo sabato sera?

 

One thought on “Regola#58leamichemammevengonodamarte,quellesingledavenere

  1. Qui Marte. …..tutto ok su Venere?
    Alla mia più stravagante,
    immensa e meravigliosa amica che uno può solo lontanamente immaginare di avere……grazie per esserci……micca

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